Una donna di centovent’anni
La Fondazione Alda Fendi Esperimenti, per il settimo anno consecutivo, in controtendenza con la crisi che colpisce la cultura italiana, investe su un nuovo progetto proponendolo gratuitamente al pubblico della sua città. Con le sue due figlie, Alessia e Giovanna, Alda Fendi raggiunge così una nuova tappa dei lavori della Fondazione che per centovent’anni, cinque generazioni della sua famiglia, finanzierà e incoraggerà la libera creazione degli artisti di tutte le generazioni
L’attualità dell’inattuale
Camicie bianche come simbolo della purezza e della leggerezza che il mondo ha dimenticato, dimenticando di fare i conti con tutto ciò che non è materiale né letterale della vita. Il regista Raffaele Curi, dopo le due trilogie dedicate al potere e ai popoli, esplora con le sue immagini visionarie i grandi misteri della vita: la morte, la paura, la fuga, la rivoluzione, la giovinezza. Nello splendido scenario dell’Antico Mercato del Pesce i corpi degli attori e i grandi simboli della storia dell’arte e della religione ebraica e cattolica ci guideranno nei chiaroscuri del destino umano, tra Kabala e cultura rom, tra musiche colte e canzonette di Sanremo. Una miscellanea di immagini, suoni, scritte che ci raccontano meglio di tanti reportage un presente fatto di migrazioni, fughe, guerre, dolore. E speranza. «Ho scelto la leggerezza di Calvino – suggerisce Raffaele Curi – perché senza di essa è impossibile conoscere la verità».
Dopo aver collaborato con grandi artisti come Vincent Gallo, Dominique Sanda, Roberto Bolle, Curi ha chiamato la star internazionale Kim Carnes, che dopo uno straordinario concerto a Berlino nel 2009, ritorna in Italia con i suoi Bette Davis Eyes. In scena anche Nina Dhara e Gianluca Vicari, e per la prima volta Timothy Elie Mantout, Zelda De Lillo, Roberto Astrologo.